FEMMINICIDIO

martedì 25 giugno 2013

VOGLIAMO LA NOMINA DELLA MINISTRA PER LE PARI OPPORTUNITA’

VOGLIAMO LA NOMINA DELLA MINISTRA PER LE PARI OPPORTUNITA’

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta

E.p.c.

Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Senato On. Grasso
Alla Presidente della Camera On. Boldrini
A tutti i Ministri e le Ministre della Repubblica
A tutti e tutte le Parlamentari
A tutte e tutti i Presidenti delle Regioni italiane
A tutte e tutti i Presidenti delle Assemblee legislative regionali
A tutte le Consigliere di parità
A tutte e tutti gli Assessori alle Pari Opportunità

A tutti i direttori e alle direttrici delle testate informative italiane e locale
Ai Sindacati
Alle Associazioni di categoria

Alla cittadinanza tutta

Egregio Presidente Letta,
la prevenzione ed il contrasto alla violenza maschile sulle donne rappresenta una priorità per il Paese.
Le donne italiane, per richiamare le Istituzioni ad agire con responsabilità, hanno utilizzato tutti i meccanismi internazionali, portando la loro voce davanti al Comitato CEDAW, alla Relatrice Speciale dell’ONU contro la violenza sulle donne, al Consiglio per i Diritti Umani.
Le raccomandazioni delle Nazioni Unite al nostro Paese sono nette nell’affermare che “l’elevato numero di  donne uccise dai propri partner o ex-partner (femminicidi), può indicare il fallimento delle Autorità dello Stato nel proteggere adeguatamente le donne, vittime dei loro partner o ex-partner”.
La Ministra Idem ha il merito di aver creato immediatamente una sinergia con la società civile e con le altre Istituzioni per definire una strategia responsabile e coordinata, di lungo termine, per la prevenzione e il contrasto alla violenza maschile sulle donne.
Questa volontà politica di portare avanti una risposta non emergenziale al problema, ma strutturata e condivisa, rappresenta un ottimo esempio di buona politica e di azione adeguata per raggiungere risultati concreti, a partire dalla rilevazione delle risorse e delle criticità esistenti.
                                 
Ci giunge notizia che, dopo la sollecitazione delle dimissioni della Ministra Idem, questo Governo vorrebbe re-distribuire le deleghe, senza procedere alla nomina di una nuova Ministra.
Ebbene, noi lo troviamo un gravissimo atto di irresponsabilità Istituzionale.
Oggi più che mai c’è bisogno di una “cabina di regia”, che solleciti il contributo dei singoli attori istituzionali e non, al fine di apportare nel nostro ordinamento le riforme necessarie a rendere funzionante il meccanismo delle pari opportunità, per la prevenzione e per la predisposizione di efficaci meccanismi di tutela che consentano alle donne di  difendersi da ogni forma di discriminazione e violenza di genere.
La Relatrice Speciale dell’ONU contro la violenza sulle donne ha chiesto all’Italia di “istituire una singola struttura governativa dedicata a trattare esclusivamente  in genere la questione del raggiungimento dell’uguaglianza sostanziale e in  particolare la violenza contro le donne, per superare la duplicazione e la mancanza di coordinamento”, perché questo ha rappresentato, fino a ieri, uno dei motivi principali dell’inefficacia delle azioni intraprese.
La spartizione delle deleghe tra altri Ministri, non farebbe altro che accentuare questa frammentarietà, non solo di azioni ma anche di intenti.
Urge prendere atto che la Ministra delle Pari Opportunità non potrà più essere considerata una figura accessoria, rinunciabile ad libitum, e che riveste un ruolo primario per assicurare l’efficacia dell’azione del Governo nell’adempimento delle sue obbligazioni internazionali in materia, assunte in particolare a seguito della ratifica della CEDAW e della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.                                  Siamo certe/i che Lei vorrà capire la rilevanza delle argomentazioni che Le sottoponiamo e che vorrà comprendere la nostra determinazione nel desiderare ardentemente che il nostro Paese, per cancellare un passato recente in cui la dignità delle donne troppo spesso è stata pubblicamente calpestata, scelga finalmente di anteporre agli equilibri politici la possibilità di vita e di libertà per le donne.
Si assuma quindi il carico della responsabilità che onera le Sue spalle in quanto Presidente del Consiglio dei Ministri, decida attraverso la Sua scelta di agevolare la costruzione di un percorso adeguato di riforma politica, amministrativa e legislativa delle Istituzioni per poter adeguatamente prevenire e contrastare la violenza maschile sulle donne.

Prenda atto di quanto risulta preziosa per le donne e di pregio per il Suo Governo la strategia avviata da Josefa Idem nel breve periodo di incarico come Ministra, Le chieda di continuare a ricoprire  ad interim la carica di Ministra per le Pari Opportunità, o scelga celermente una figura altrettanto competente e dialogante, che possa degnamente continuare il percorso di riforme dalla stessa iniziato.